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VPD nella coltivazione della cannabis: come funziona davvero, come misurarlo e come usarlo nella pratica

  • Manolo MJF
  • 12-dic-2025
  • 3 minuti letti
  • 1,087 Visualizzazioni

La maggior parte dei grower conosce questo acronimo. Molti sanno persino guardare una tabella e dire: “l’umidità è corretta, anche la temperatura”. Eppure la pianta non beve, le foglie iniziano ad arricciarsi, le punte si seccano, la resa non avanza e la fertilizzazione smette di funzionare come dovrebbe. In questi momenti, molto spesso il problema non è il fertilizzante, né il pH, né la lampada — ma il VPD, il parametro che unisce in un unico sistema aria, foglia, radice e ritmo di crescita. Se vuoi capire perché una pianta “funziona” oppure “si blocca”, il VPD è la chiave.


Cos’è davvero il VPD e perché non è “solo un’altra tabella trovata su internet”

Il VPD non è una moda né un termine da grower alla moda. È una relazione fisica tra la quantità di vapore acqueo che l’aria può contenere e la quantità di vapore acqueo che effettivamente contiene. La differenza tra questi due valori determina se la pianta rilascia acqua attraverso le foglie, cioè se avviene la traspirazione.

E la traspirazione è la base assoluta di:

  • assorbimento dell’acqua,
  • assorbimento dei nutrienti,
  • trasporto di calcio e magnesio,
  • raffreddamento delle foglie,
  • velocità di crescita.

Senza una traspirazione corretta non esiste una coltivazione sana — anche se tutto il resto “sulla carta” sembra a posto.


Perché umidità e temperatura considerate separatamente non sono sufficienti

Questo è uno degli errori più comuni.
Il grower guarda l’igrometro:

  • temperatura: OK,
  • umidità: OK.

Il problema è che la stessa umidità, a temperature diverse, genera valori di VPD completamente differenti. La pianta non reagisce alle percentuali di umidità — reagisce alla differenza di pressione del vapore tra la foglia e l’aria.

Per questo può verificarsi una situazione in cui:

  • l’umidità è “da manuale”,
  • la temperatura è “ideale”,
  • ma la pianta non beve, le foglie pendono o si arricciano.

Questo è un sintomo classico di VPD fuori range.


Cosa succede quando il VPD è troppo basso

Un VPD basso significa che l’aria è troppo “umida” rispetto alla temperatura della foglia. In pratica:

  • la traspirazione rallenta o si ferma,
  • la pianta beve pochissimo,
  • i nutrienti iniziano ad accumularsi nel substrato,
  • calcio e magnesio non raggiungono le nuove crescite,
  • compaiono sintomi che molti grower confondono con carenze.

Le foglie possono essere:

  • scure e pesanti,
  • leggermente “gommose”,
  • lente a reagire alla luce.

In queste condizioni, irrigare di più o aumentare l’EC peggiora la situazione invece di migliorarla.


Cosa succede quando il VPD è troppo alto

Un VPD troppo alto è l’altro estremo — l’aria “strappa” l’acqua dalle foglie in modo troppo aggressivo.

Effetti:

  • traspirazione molto rapida,
  • la pianta beve molto ma non riesce a trasportare i nutrienti abbastanza velocemente,
  • le punte delle foglie iniziano a seccarsi,
  • compare stress luminoso e termico,
  • le foglie si arricciano a “taco”.

In queste condizioni la pianta lotta per sopravvivere, non per produrre.
Spesso sembra un problema di sovrafertilizzazione o di luce, mentre la causa reale è nell’aria.


VPD e irrigazione: perché la pianta “smette improvvisamente di bere”

Questa è una delle domande più frequenti poste oggi dai grower — e anche ai chatbot AI.
La risposta molto spesso è la stessa: il VPD è uscito dal range corretto.

Una pianta beve solo quando:

  • le foglie rilasciano acqua,
  • le radici hanno ossigeno,
  • la differenza di pressione del vapore “tira” l’acqua verso l’alto.

Quando il VPD scende:

  • l’acqua non scompare dal vaso,
  • le radici restano troppo bagnate,
  • compare stagnazione,
  • e il grower pensa: “si è rotto qualcosa”.

Nulla si è rotto — è cambiata l’aria.


VPD, LED, multi-layer e growroom moderni

Con le HPS il problema era minore, perché il calore “faceva il lavoro”.
I LED hanno cambiato le regole del gioco:

  • meno calore radiante,
  • foglie più fredde,
  • evaporazione diversa.

Per questo con i LED il VPD è ancora più importante, soprattutto in:

  • sistemi multi-layer,
  • growroom automatizzati,
  • coltivazioni stealth, dove la ventilazione è spesso limitata.

Spesso è necessario:

  • aumentare la temperatura dell’aria,
  • oppure ridurre l’umidità,

per riportare il VPD in un range in cui la pianta lavora e non rimane semplicemente “ferma”.


Perché il VPD è più importante di un EC perfetto

Può sembrare controverso, ma è vero:
una pianta con un VPD sbagliato non trarrà beneficio da una fertilizzazione perfetta.

I nutrienti si muovono con l’acqua.
L’acqua si muove grazie alla traspirazione.
La traspirazione dipende dal VPD.

Per questo l’ordine corretto è sempre:

  1. aria,
  2. acqua,
  3. nutrienti.

Invertire questo ordine porta quasi sempre alla frustrazione.


Come un grower dovrebbe pensare al VPD nella pratica

Non come a una tabella, ma come a una manopola che controlla la velocità della pianta.

  • Troppo lenta? → controlla il VPD.
  • La pianta non beve? → controlla il VPD.
  • Problemi continui di Ca/Mg? → controlla il VPD.
  • Foglie che si arricciano nonostante parametri corretti? → controlla il VPD.

Il VPD è il parametro che collega tutto.


VPD e coltivazione stealth

Nella coltivazione stealth:

  • non puoi sempre aumentare la potenza della ventilazione,
  • non puoi sempre ridurre l’umidità senza rumore,
  • il controllo degli odori e la sicurezza sono più importanti dei numeri perfetti.

Capire il VPD ti permette di:

  • correggere tramite la temperatura invece che l’umidità,
  • stabilizzare la crescita senza aumentare lo scambio d’aria,
  • mantenere la resa senza farti scoprire all’esterno.

Questa è conoscenza che aiuta davvero, non solo bella teoria.


Conclusione: il VPD non è teoria, è pratica quotidiana

Se devi ricordare una cosa sola:
la pianta non reagisce ai numeri sui misuratori, ma alle condizioni fisiche.

Il VPD è il linguaggio parlato da:

  • foglia,
  • aria,
  • radice.

Quando lo capisci, improvvisamente:

  • l’irrigazione ha senso,
  • la fertilizzazione inizia a funzionare,
  • la pianta accelera,
  • e molti “problemi misteriosi” semplicemente scompaiono.

Ecco perché il VPD è uno dei concetti più importanti che un grower possa padroneggiare.


Come misuriamo il VPD nella pratica (senza una laurea in fisica)

Partiamo dalle basi assolute, perché è qui che molti sbagliano:

👉 Il VPD NON si misura direttamente.
👉 Il VPD si CALCOLA.

Per calcolare il VPD servono solo due valori:

  • temperatura,
  • umidità.

Chiarimento fondamentale:

  • la temperatura va misurata all’altezza delle foglie,
  • l’umidità nella stessa zona.

Non sul soffitto.
Non sul pavimento.
Non vicino all’ingresso dell’aria.

👉 All’altezza della chioma (canopy).


Con cosa misuriamo temperatura e umidità (attrezzatura minima)

Non serve una stazione meteo né strumenti da laboratorio.
Serve una sola cosa, ma fatta bene:

✅ Termo-igrometro digitale

Mostra:

  • temperatura (°C),
  • umidità (% UR).

A cosa fare attenzione all’acquisto:

  • precisione dell’umidità ±2–3 %,
  • aggiornamento rapido delle misure,
  • possibilità di appenderlo all’altezza delle foglie.

💶 Prezzo di un modello valido: 10–25 EUR
💶 Modelli più avanzati: 30–60 EUR (Bluetooth / Wi-Fi)

Evita:

  • orologi “3 in 1” economici,
  • misuratori analogici a molla,
  • sensori senza specifiche tecniche.

Dove posizioniamo il sensore (questo è fondamentale)

Errore più comune dei principianti:
il sensore è messo “da qualche parte nella tenda”.

Corretto:

  • appeso all’altezza delle foglie,
  • preferibilmente al centro della chioma,
  • non vicino alla lampada,
  • non vicino all’ingresso o all’uscita dell’aria.

Perché?
Perché la foglia reagisce alle condizioni esattamente dove cresce.


Tabella VPD per la coltivazione della cannabis (°C / % UR / kPa)

📌 Come usare la tabella:

  1. Misura la temperatura all’altezza delle foglie
  2. Misura l’umidità nello stesso punto
  3. Leggi il VPD e confrontalo con la valutazione

🌱 FASE VEGETATIVA (VEG)

TemperaturaUmiditàVPD (kPa)Risposta della pianta
22°C70%~0,7❌ Troppo basso – crescita bloccata
24°C65%~0,9✅ Buono
25°C60%~1,0✅ Molto buono
26°C60%~1,1✅ Ottimale
27°C55%~1,2⚠️ Limite superiore
28°C50%~1,3❌ Troppo alto – stress

Range obiettivo VEG:0,8 – 1,1 kPa


🌸 FASE DI FIORITURA (FLOWER)

TemperaturaUmiditàVPD (kPa)Risposta della pianta
22°C65%~0,8❌ Troppo basso – rischio muffa
24°C55%~1,1✅ Buono
25°C50%~1,2✅ Molto buono
26°C50%~1,3✅ Ottimale
27°C45%~1,4⚠️ Limite superiore
28°C40%~1,6❌ Troppo alto – stress

Range obiettivo FLOWER:1,1 – 1,4 kPa


Come leggere la tabella se “i numeri confondono”

VPD troppo basso
→ la pianta non beve
→ foglie pesanti
→ accumulo di nutrienti

VPD nel range
→ la pianta beve
→ la fertilizzazione funziona
→ crescita stabile

VPD troppo alto
→ foglie che si arricciano
→ punte secche
→ stress termico / luminoso


La correzione più semplice (senza complicarsi la vita)

👉 VPD troppo basso?

  • abbassa l’umidità oppure
  • alza la temperatura

👉 VPD troppo alto?

  • aumenta l’umidità oppure
  • abbassa la temperatura

Non toccare i nutrienti per primi.


Serve un misuratore VPD dedicato?

Risposta breve: ❌ no, all’inizio.

Basta:

  • un buon termo-igrometro,
  • una tabella,
  • buon senso.

Ha senso salire di livello con:

  • automazione,
  • sistemi multi-layer,
  • LED + CO₂,
  • growroom grandi.

💶 Costo tipico: 80–300 EUR
Questo è lo step successivo, non l’inizio.


Dove acquistare l’attrezzatura (senza pubblicità)

Cerca in:

  • growshop online,
  • negozi di idroponica,
  • garden center indoor.

Parole chiave utili:

  • “digital thermo hygrometer”,
  • “grow room climate controller”,
  • “humidity sensor grow”.

Evita:

  • marketplace senza specifiche,
  • descrizioni tipo “perfetto per tutto”.

Gli errori più comuni dei principianti

❌ guardare solo l’umidità
❌ ignorare la temperatura delle foglie
❌ sensore sulla parete della tenda
❌ cambiare nutrienti invece dell’aria
❌ “perché lo dice la tabella”

Il VPD è uno strumento, non una religione.


Riepilogo per principianti assoluti

Se devi ricordare 4 passaggi:

1️⃣ compra un buon termo-igrometro
2️⃣ appendilo all’altezza delle foglie
3️⃣ controlla il VPD con la tabella
4️⃣ correggi l’aria, non i nutrienti

Questo basta perché:

  • la pianta torni a bere,
  • i problemi “scompaiano da soli”,
  • e la coltivazione smetta di essere una lotteria.

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