Immagina di controllare le piante e notare delle strane zone secche sulle foglie. Non sono le solite macchie tonde dell'alternaria, né il giallo festival della septoriosi… Qui intere aree del lembo si seccano, diventano grigie o marroni (necrosi) e spesso noti che il picciolo (lo stelo della foglia) o la nervatura sono danneggiati, quasi come se qualcosa li svuotasse dall’interno. Questa è proprio l’antracnosi.
Come riconoscere l’antracnosi nella cannabis (per non sbagliarti)
Parti morte e secche sulla foglia: Di solito brune o grigiastre, forma irregolare, come fosse bruciata.
Danni a piccioli e nervature: Macchie o lesioni scure e allungate, il picciolo sembra molle o svuotato.
La foglia appassisce “da dentro”: Il tessuto tra le nervature si secca anche se il resto rimane verde per un po’.
Stadio avanzato: Tutta la foglia si secca, si spezza o cade, lasciando solo pezzetti rinsecchiti sulla pianta.
Quando compare l’antracnosi e perché?
Questo fungo (Colletotrichum o Gloeosporium) adora umidità, notti fresche, e situazioni dove le foglie si toccano o stanno troppo strette (ad esempio contro il muro della serra o in una chioma troppo piena). Spesso entra da ferite, morsi d’insetto o danni meccanici, e attacca soprattutto foglie vecchie o le zone basse, laddove ristagna umidità e aria.
Come NON lasciare che l’antracnosi rovini il raccolto
Controlla regolarmente piante, piccioli e nervature. Più presto trovi una “piaga morta”, meno tempo il fungo avrà per diffondersi.
Evita ciuffi troppo fitti—ogni pianta ha bisogno di spazio!
Annaffia solo il terreno, niente foglie bagnate—l’antracnosi ama l’acqua sulla superficie!
Taglia subito foglie e rami infetti: Usa forbici pulite e affilate, niente “straccia e tira”, e sterilizza sempre dopo!
Ventila il più possibile: aria in movimento batte funghi ogni volta.
Cosa fare se l’antracnosi è già partita?
Togli subito tutte le parti infette (foglie o piccioli) prima che salga sul fusto.
Tratta con rimedi naturali: alcol diluito (1:1 con acqua), bicarbonato (2–3 cucchiaini/litro), estratto d’aglio.
Usa zolfo, rame (tipo poltiglia bordolese) o clorotalonil: Spruzza ogni 7–10 giorni seguendo sempre l’etichetta.
Attenzione agli intervalli pre-raccolta!
Rinforza le difese della pianta: decotto di equiseto, aloe o propoli come spray fogliare.
Mantieni pulito il terreno: togli tutte le foglie cadute dove si annida il fungo!
Se l’antracnosi arriva sul fusto—potatura drastica e a volte meglio sacrificare i casi peggiori.
Gli errori e le confusioni più frequenti
Scambiata per alternaria o septoriosi: Quelle fanno macchie più tonde; l’antracnosi “divora” in modo irregolare, spesso lungo la nervatura.
Pensare a una carenza: Se solo una parte di foglia si secca di colpo col resto ancora verde, di solito NON è mancanza nutrizionale.
Non controllare i piccioli: L’antracnosi parte spesso proprio da lì—se non guardi, perdi l’inizio dell’infezione!
Agire tardi: Se aspetti che mezza foglia sia ormai morta, il fungo ha già vinto metà partita.
FAQ – Antracnosi nella cannabis
Colpisce solo le foglie?
No—nelle infezioni gravi può attaccare anche piccioli, rami e addirittura i fiori.
Quali sono le condizioni peggiori?
Umidità sopra il 60%, tanti residui e foglie vecchie, chiome dense, poca aria in movimento.
Si può salvare una pianta molto colpita?
Se la becchi presto, sì! Potatura tempestiva e più aria fanno la differenza.
Qual è il miglior trattamento contro l’antracnosi?
Zolfo, rame (come poltiglia bordolese), bicarbonato e igiene costante. Sempre seguendo dose e uso indicati!
Meglio tagliare subito le foglie anche se poco danneggiate?
Sì, il fungo spesso resta sul bordo della lesione. Meglio rimuovere!
In sintesi
L’antracnosi è un predatore silenzioso—non fa rumore, ma può devastare la tua coltivazione nel giro di pochi giorni. Meglio controllare spesso, tagliare senza paura e disinfettare sempre, piuttosto che ritrovarsi a cercare di salvare piante già a metà morte. E vedere foglie belle e sane è la soddisfazione di ogni vero grower!